tratto da un corso sul Legno di LANER Prof. Arch. FRANCO Docente di Tecnologia dell'Architettura
RAPPORTO TECNICA/CULTURA
La forte parola chiave - cultura - sta a significare che l'impiego del legno nelle costruzioni presume non solo un complesso di nozioni, regole ed un particolare lessico tecnico, ma anche che i suoi vari modi d'uso identificano, nelle varianti applicative,diverse componenti espressive, formali, linguistiche di popoli e territori.
Il legno è dunque materiale costruttivo, ma anche indicatore della cultura vera e propria dei luoghi in cui è stato impiegato. Ovviamente questa comunicazione prende in esame l'apparato conoscitivo e nomotecnico per costruire col legno, ma immediatamente vuol anche sottolineare la sua potente inferenza e possibile chiave di lettura per la conoscenza dei popoli e dei luoghi dove è impiegato. Su questa forte contaminazione tecnica-cultura è stato scritto molto, in particolare l’impiego del legno –come scrive Lewis Mumford in “Tecnica e cultura”- ha segnato tutta la tecnica ed i modi di vivere di interi periodi, si pensi al medioevo ed il Rinascimento, dove tutte le macchine, armi, utensili, arredo e case erano di legno. Ma altrettanto esplicito è C. Norberg Schulz che lega la cultura nordica all’impiego del legno. Scrive nel bel saggio “La poetica del legno”:
Il contrasto con i paesi mediterranei è evidente: qui l’architettura è in pietra.........
NOZIONI, LESSICO e Regole
Se indico una trave con sezione12x16 cm, intendo dire che la base sarà 12 e l'altezza 16 cm e cosìdeve essere messa in opera. Se la metto con base 16 ed altezza 12, ne diminuirei la resistenza a flessione di circa 1/3. Eppure vedo a volte inapplicata questa semplicissima convenzione! Qualcuno pensa che sia ovvio mettere la travi di taglio e non di piatto e che sia indifferente scrivere 12x16 oppure 16x12. A volte però il progetto può privilegiare, a scapito della resistenza, la maggior superficie di appoggio: ad esempio gli assoni si mettono di piatto! Nelle dimensioni della sezione, 12x16, è contenuto un rapporto ottimale fra base ed altezza, b/h=12/16= 0,7 per realizzare, a parità di area della sezione, il maggior vantaggio resistivo. Il discorso, su tale rapporto, si amplierebbe, osservando che era già noto nella Cina del 1200 e diventa regola con Parent, studioso del '700 francese, con una delle prime applicazioni del calcolo differenziale. Tuttavia, in alcune regioni d'Italia, ad esempio in Sardegna e Piemonte, si privilegia il rapporto 0,5, che diventa ottimale per il contenimento della freccia elastica.
Dal punto di vista tecnologico, non è però indifferente che la sezione 12x16, di cui stiamo discutendo, sia ricavata da una trave sezionata in quarti o a metà, o che contenga il "cuore" (midollo). Ciò ha effetti sulla resistenza, ma anche e soprattutto sulle fessurazioni da ritiro...
Infine, sempre a proposito di dimensioni delle sezioni, è bene ricordare che esse sono standardizzate sia per il massiccio, sia per il lamellare e che è bene consultare i cataloghi dei fornitori, poiché tutte le sezioni fuori standard, si pagano molto di più! Ecco che da questo semplicissimo esempio si dispiega un largo campo di implicazioni commerciali, strutturali, tecnologiche e mostra come il legno sia materiale da costruzione alquanto particolare.
Per ragionare di legno è dunque necessario imparare regole e conoscenze di base, comuni e condivise. E' necessario un lessico, che si assumerà con l'esperienza e la pratica. Penso infatti che non servirebbe più di tanto un glossario, poiché anche una lingua non si impara leggendo un vocabolario! Ma è anche vero che ogni disciplina ha un suo lessico specifico e così è per la carpenteria lignea che ha il suo e qualche volta è necessaria una spiegazione, poiché spesso una parola è sintesi di un concetto.....
LEGNO come invenzione - Conoscere per Progettare
Il legno si presta all'invenzione. Accenno brevemente alle enormi potenzialità delle macchine a controllo numerico (cnc), che sono in grado di rilanciare e razionalizzare antichi ed intelligenti magisteri, all'uso dei pannelli di varia natura, specie in zona sismica, ai nuovi materiali compositi. Il processo di “decostruzione dell'albero” permette infatti, di volta in volta di aggiungere caratteristiche qualitative e prestazionali ai prodotti e ai componenti. (es. legnofibrorinforzato, isolamento, antincendio, incremento delle caratteristiche meccaniche, ma anche espressive, colore, forma, ecc.). Per eccellenza, il legno è materiale da mettere in opera “a secco”, per strati differenziati. Ciò faciliterà la manutenzione, la sostituzione ed infine di riciclaggio. Il legno è risorsa rinnovabile e sostenibile per eccellenza. Ma ci si occupi, con dedizione e speculazione, anche di storia. La storia delle costruzioni di legno è assai antica e ricca. Quindi prodiga di soluzioni. Agevola l'invenzione! E il legno, umile ed onesto, saprà ricompensare chi gli dedica studio, perseveranza, e perché no, simpatia....
